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A testa alta, sempre e comunque

targoviste_DSC7510_2Per la prima volta e si spera anche l’ultima, quest’anno usciamo sconfitti dal nostro palazzetto.

Campo che raramente ha visto uscire le avversarie sul carro dei vincitori, eppure oggi è una di queste rare volte.

Noi usciamo sconfitti è vero, ma pur sempre a testa alta, riconoscendo la bravura della squadra slovacca che, per la seconda volta riesce a trionfare contro di noi e riconoscendo i nostri errori.

Si parte forte, il Famila riesce ad avere anche dieci punti di vantaggio nel primo quarto, chiuso poi sul 20-13 in nostro favore.

Nel secondo quarto Kosice fa sua la partita, noi non riusciamo a trovare spazi in attacco, complice una buona difesa avversaria, noi invece in difesa commettiamo delle piccole sbavature che contro squadre di questo calibro non è concesso fare. Ed il primo tempo termina sul 37-39. Torna a fare il suo ingresso in campo anche in ambito europeo Chicca, ma purtroppo chiude ancora a 0 il suo tabellino dei punti, chiaramente da lei non ci si può ancora aspettare tanto.

Il secondo tempo è tutto un tira e molla, riusciamo a tornare in vantaggio e subire lo svantaggio, fino al minuto finale in cui il passivo si fa pesante, +11 Kosice.

Su tutte nuovamente Lavender con 25 punti, certo è che se avesse giocato come sa, i trenta punti li avrebbe potuti toccare; tante distrazioni e palle perse, scivolate dalle mani sotto canestro, ma non si può sempre pretendere tutto da lei, ricordiamo che ha 23 anni, e manca ancora di esperienza europea.

Un altro punto positivo, tengo a sottolinearlo sempre è il gruppo che si è formato, il gruppo che non molla mai, che nonostante le difficoltà esce a testa alta, pensando già a riscattarsi tra due settimane nel difficilissimo impegno turco.

La qualificazione ormai lo sappiamo, l’abbiamo ottenuta, sarebbe bello realizzare di nuovo però il sogno final8. infine una cosa che mi ha davvero rattristito oggi non riguarda la partita, ma una parte dei tifosi; è vero che la squadra stava perdendo, che si stava sbagliando tutto, ma non concepisco il fatto di abbandonare il palazzetto quando mancano due minuti e mezzo di partita, non si può sempre pretendere di vincere, se si perde si accetta la sconfitta, ci si rimbocca le maniche e si pensa alla prossima partita, questa è una cosa che vale sia per le nostre ragazze che per noi tifosi, dai ragazzi della curva, che danno l’anima ogni partita, a tutti gli altri. Sembra una banalità ma noi tifosi siamo più importanti di quanto pensiamo. Quindi la prossima volta applaudiamo le ragazze, applaudiamo noi stessi ed andiamo via quando suona la sirena finale.

Adesso pensiamo al campionato che rimane sempre l’obbiettivo principale, la trasferta a Chieti non sarà da sottovalutare e tantomeno lo sarà il big match di domenica 3 febbraio, quando a Schio arriverà Taranto; poi a pochi giorni di distanza si volerà ad Istanbul, città in cui cercheremo di ottenere la qualificazione come seconda del girone.

Forza ragazze, non saranno sicuramente due sconfitte a farci smettere di sognare l’Europa.

NOI sempre con VOI.

 

 Ciro Scauzillo

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Ciro Scauzillo

Ciro Scauzillo

Ho 24 anni, ho visto la mia prima partita del Famila nel 2008. Sono diplomato e insieme a due amici ho aperto un blog sul basket femminile. Lo sport è la mia grande passione, ho giocato a calcio, ora calcio a 5, il PalaCampagnola però mi ha appassionato al basket. Oltre al basket femminile seguo moltissimo NBA, Eurolega e i più importanti campionati europei maschili. Il mio idolo sportivo è Micheal Jordan.
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