Amore Azzurro
Quanto è bello quando una nazione intera tifa le nostre azzurre.
Quanto è bello quando da nord a sud tutti tifiamo per un’unica squadra.
Le azzurre non hanno ancora fatto nulla, ma ci stanno facendo vivere alla grande questi europei.
In ogni attacco, ogni difesa, ogni persa o rubata, abbiamo sempre il cuore a mille perchè infine è come se noi fossimo li a tifare, come tifiamo ogni domenica dell’anno, solo che ora siamo uniti, nessuno insulta nessuno, viaggiamo tutti nella stessa direzione; ed è stupendo.
Quello che ci stanno facendo vivere le nostre ragazze è incredibile, ci tengono incollate alla TV, ci fanno saltare di gioia, ci fanno piangere perchè lo ammetto, personalmente per Chicca una lacrimuccia mi è scesa, vedere la 29 appesa ieri dietro la panchina, ci fa capire quanto questo gruppo si sia unito in questo mese di lavoro insieme.
L’immagine di Giorgia in ginocchio quasi in lacrime a fine partita ci fa capire realmente quanto pesasse quel pallone nei due liberi sbagliati, insoliti per lei, ma la pressione, la paura a volte giocano brutti scherzi, fortunatamente senza conseguenze.
Mascia nell’ultimo time out che urla “la vinciamo in difesa” ci fa capire il sacrificio, la voglia di abbassare le gambe, con gli occhi sulla palla e stare li, come se si difendesse la propria casa.
Zanda che a 21 anni domina come una veterana invece è il simbolo della spensieratezza, ma allo stesso tempo la frase detta in campo verso una compagna “facciamo le cose facili” ci fa capire quanto lei, come tutte, abbia la voglia di portare a casa le partite.
Le lacrime di Penna, l’incredulità di De Pretto, la felicità di Formica e Gorini, Cinili che se saltasse sempre così potrebbe fare lo Slum Dunk, Sottana che piange, Dotto che la consola, Ress che stringe il pallone come se stringesse il suo bimbo per salutarlo, lo sguardo verso il cielo di Capobianco per ringraziare la divina provvidenza, la sirena, la rubata all’ultimo possesso ungherese, la qualificazione ottenuta. Ci siamo, la strada è quella giusta.
L’obiettivo è chiaro da inizio raduno, ci si vuole qualificare per andare il prossimo anno in Spagna, a giocare tra le grandi, con queste ragazze tutto è possibile.
Continuate a farci appassionare ogni giorno a questo sport, sappiate che saremo al vostro fianco sempre.
Ora a Praga, per provare ad entrare tra le quattro migliori d’Europa.
Ciro Scauzillo
Ciro Scauzillo
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