Ci andiamo in Russia?
Cose da grande squadra, cose per il quale vale la pena pagare il prezzo del biglietto, cose per il quale bisogna stropicciarsi gli occhi perchè quasi non ci si crede.
Il tempio del basket era praticamente tutto esaurito mezz’ora prima dell’inizio della gara, pochi i posti vuoti, quasi nessuno, la curva dedicata agli ospiti era piena…di tifosi orange.
I Kommandos preparano una mega coreografia per la presentazione della propria squadra e non placano la loro voce nemmeno per un minuto.
La partita inizia e rispetta i pronostici, subito grande spettacolo, il pubblico applaude, parte il boato ad ogni canestro, ad ogni palla recuperata, ad ogni difesa forte.
Ebbene si, è stata proprio la serata che mi aspettavo, come se fosse una finale di campionato ed effettivamente poco ci mancava; la difesa forte delle nostre beniamine, è stata la chiave della partita, quella che mancava un po’ nelle ultime tre apparizioni, infatti ha dato il via a qualche bel contropiede di Wambè, Mccray, Sottana che han di fatto tagliato il match.
Una delle cose che porterò con me tra le cose positive di questa stagione è il modo in cui si sono integrate le “nuove”, ieri Elò entra in campo praticamente malata, ed è questo che da sempre più forza al gruppo, ha giocato quel tanto che basta per far riposare Jen e Jantel, in modo tale che potessero affrontare i momenti chiave al massimo della concentrazione. Di Giorgia e Danielle mi è piaciuta la loro esultanza dopo le proprie bombe, dimostra un attaccamento alla maglia che poche hanno avuto, Jantel che non manca mai l’appuntamento con la doppia cifra (19 ieri per lei). Per non parlare delle solite note; Mascia che apre le danze con il suo marchio di fabbrica, tripla dall’angolo ed esulta come una pazza, Chicca infallibile dalla lunetta, Scons che entra e mette la bomba del +9, Jen oramai ha raggiunto l’apice della forma e non sbaglia più nulla.
Insomma se questa è la squadra che andrà a Madrid per a partita di venerdì è poco ma sicuro, possiamo già prendere i biglietti: destinazione Ekaterinburg, per misurarci con squadre forse più forti di noi tecnicamente, ma il gruppo no, quello ce l’abbiamo noi.
Quindi forza ragazze, noi purtroppo non potremmo sostenervi, se non dal play by play della FIBA, ma è come se fossimo li, con gli striscioni, rappresentati i vostri volti, in mano con un solo coro che esce dalle nostre bocche: “fino alla fine forza ragazze!”.
Ciro Scauzillo
Ciro Scauzillo
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