Siamo solo all’inizio

 

Cervia. Famila Schio 51-58 Cras Taranto. È questo l’esito impietoso dell’ultima gara del X Opening Day del massimo campionato femminile. Impietoso per due ordini di motivi. Il primo, lapalissiano, è la vittoria del Taranto: una vittoria assolutamente meritata per le ragazze di coach Ricchini che hanno avuto il grande merito di giocare non semplicemente con il cuore ma con la rabbia agonistica di chi vuole vendicare la finale scudetto persa solo 5 mesi fa. Schio mette in campo grande talento e classe, ma non basta quando dall’altra parte si ha una squadra che gioca con il dente avvelenato. Ecco allora che la partita non può finire diversamente se non con la vittoria di un Cras privo anche di Mahoney per infortunio e in attesa della nuova stella Vaughn.

Il secondo aspetto deve essere analizzato sotto diverse sfaccettature. Un dato: il terzo quarto si è concluso sul 32-34. Come disse Orlando al termine di gara di 5 delle finali scudetto: “accetto di perdere 82 a 81, 51 a 52 per me è schifoso”. Schio e Taranto hanno classe e talento da vendere, è triste vedere venir pregiudicate le loro potenzialità a causa di arbitri mai così inadatti a dirigere il remake della finale scudetto. E qui un pensiero va anche alla Lega Basket che ha avuto l’insana idea di proporre Famila-Cras alla prima giornata di campionato su campo neutro. Quello a cui abbiamo assistito ieri è stato tutto tranne che il trionfo del bel gioco, dello spettacolo che le due eterne rivali sanno offrire. A condire ulteriormente questo piatto già riuscito male ci pensa Raisport che trasmette in diretta il lunch match Como-Alcamo relegando la partita di cartello, Schio-Taranto appunto, a un’impietosa differita in seconda serata.

Tra tutte queste note negative cerchiamo di cogliere i pochi aspetti positivi. Lasi probabilmente da ieri sera ha capito che quelle con Taranto sono sfide anomale che travalicano le leggi del normale gioco del basket e che necessitano del fattore X per essere vinte: la sconfitta di ieri sera siamo sicuri diverrà bagaglio prezioso per il nuovo allenatore orange. Tra le prime tre sfide infuocate che ci attendevano in questo inizio di stagione, sicuramente abbiamo ciccato la meno importante: a mio avviso era di vitale importanza sia vincere la Supercoppa che partire bene in Eurolega; il campionato è ancora lungo e la sconfitta per soli 7 punti ci permetterà di giocare la gara di ritorno consci di poter vincere con un margine più ampio. Ora il pensiero va già a mercoledì, alla partita di Eurolega con Avenida: è importante rialzarsi subito per dimostrare che questa squadra si piega ma non si spezza. La stagione è ancora lunga, SIAMO SOLO ALL’INIZIO.