Tanto rumore per nulla?

Può essere che venga criticato per quest’articolo, ma non riesco a restare indifferente a quanto è accaduto e mi prendo le mie responsabilità.

Soprattutto non riesco a capire chi afferma che bisogna accettare cose come queste perché Liron “è stata cacciata da Schio”. Vorrei allora ricordare, se ce ne fosse ancora il bisogno, che le scelte che fa la società non sempre rappresentano la volontà dei tifosi. Soprattutto in quello che è divenuto il famoso “caso Cohen”.

Sicuramente nelle tue intenzioni si trattava tutto di un semplice scherzo, come hai anche avuto modo subito di scrivere. Il tuo irrefrenabile istinto nel volere il meglio per chiunque, ti ha portata a fare anche questo. Ad accettare quella maglietta che il genio estroso di alcuni tifosi tarantini ha partorito, e a farti scattare quella foto. Per farti accettare, per renderti parte della squadra. Le tue scuse immediate, sono state accettate da molti, se non da tutti i tifosi di Schio.

Certo rimane che, alla vista di quell’immagine abbiamo provato un tuffo al cuore. Subito si è pensato “sarà un fotomontaggio, Liron non farebbe mai nulla di simile”. Invece è bastato poco a rendersi conto dell’autenticità della foto, tanto più dopo le tue scuse.

E il pensiero corre veloce a quella famosa notte di maggio in cui Schio reclamò la tua appartenenza alla città, in cui parecchi tifosi, per la prima volta presero palesemente le distanze dalle scelte societarie. Perché tu hai fatto innamorare Schio e questo sentimento supera qualsiasi cosa.

Che si stia facendo tanto rumore per nulla? Probabile. È possibile che la vicenda lascerà il tempo che trova e che questa immagine abbia ora ampia risonanza perché “la ferita è ancora aperta”. Resto sicuro che tu sia ancora legata a noi e questo non mi fa cambiare minimamente l’attaccamento che ancora provo verso di te. Sarà sempre dura vederti da avversaria, ma ti auguro in ogni caso il meglio del meglio.

In bocca al lupo Liron.

 

Nicolò Dalle Molle