Ancora finale scudetto!
Il Famila conquista la 5^ finale scudetto consecutiva! Anche questa volta nulla hanno potuto la cattiveria agonistica (talvolta quasi al limite del wrestling), il carattere e le provocazioni di Lucca contro la classe dello squadrone orange che ancora una volta in questa stagione ha dimostrato ampiamente che, quando vuole, sa essere di gran lunga superiore a chiunque in Italia. Nell’ultima gara delle semifinali ha mandato alle rivali di Lucca l’ennesimo messaggio dove c’è scritto che tra le due squadre c’è ancora un gap importante: vincere gara 4 fuori casa di +23 è stato davvero emblematico! Credo che a Lucca siano tornati tutti con i piedi per terra dopo l’insperata vittoria di gara 1 in casa. A questo punto verrebbe da chiedersi come mai in quella prima partita della serie le orange pur giochicchiando abbiano condotto la partita fino a 2 minuti dalla fine del 3° quarto con +10 punti di vantaggio e poi improvvisamente tutta la squadra si sia completamente spenta sia in attacco che in difesa. Qualche maligno potrebbe aver pensato: solo questione di deconcentrazione? La serie di semifinale è stata comunque molto avvincente, con Schio che a sprazzi ha mostrato giocate di bella fattura….ovviamente più aumentano le sconfitte di Lucca e più la squadra toscana gioca contro Schio con la massima rabbia agonistica e voglia di rivincita, dando vita a continue battaglie.
Le semifinali hanno confermato il bel modulo di gioco improntato da coach Mendez, dove a ruota, a ogni partita c’è una diversa MVP e soprattutto colpisce la distribuzione dei punti e la coesione da parte di tutte in difesa. Come ha detto Baldelli (la capitana di Orvieto) in un’intervista televisiva, in Italia Schio può giocare al limite della perfezione, facendo girare palla come nessun altro sa fare. Unica eccezione in questa serie semifinale è stata Ress abbastanza fuori dal coro, tant’è che il coach spagnolo le ha concesso poche apparizioni in campo, proprio a causa di un atteggiamento direi quasi distaccato rispetto a ciò che richiede una qualsiasi partita contro Lucca. E’ vero che da tempo non è in buone condizioni fisiche, ma è la scarsa concentrazione/body language che ha lasciato perplessi un po’ tutti, dagli addetti ai lavori ai tifosi. Speriamo che i 13 minuti giocati in gara 4 (anche se mancava per necessità di regolamento Erlana questa volta), pur se con zero punti realizzati, le diano quella spinta positiva per le finali, perché la squadra ha bisogno anche del centro della nazionale italiana.
A rompere il duello delle ultime finali di SuperCoppa, Coppa Italia e Scudetto tra Schio e Lucca questa volta c’è Ragusa, la terribile rookie che ha fatto fin qui davvero molto bene. Se Schio è partita con i favori del pronostico e si porta sulle spalle tale responsabilità dalla prima partita ufficiale disputata in questa stagione, per Ragusa è successo psicologicamente giusto il contrario. A partire dall’ambiente ragusano a tutti gli addetti ai lavori in Italia c’è stata la consapevolezza che fosse stata costruita una signora squadra con un allenatore molto capace, ma è vero anche che Ragusa ha sempre giocato con grande piglio sbarazzino, proprio di chi non ha niente da perdere e riesce a mostrare le proprie qualità. In teoria, da rookie, l’obiettivo principale sarebbe stato salvarsi (figuriamoci!). Le rare volte che hanno perso, niente drammi perché tanto era già un miracolo ciò che era stato fatto prima. I successi di Ragusa non si fondano solo sulla straordinaria capacità realizzativa delle sue tre straniere (con l’attuale record woman “bombardiera” R.Williams), ma anche su una forte difesa. Ragusa in difesa da sicuramente meno a vedere di Lucca quanto ad aggressività, ma i numeri son numeri (leggi 1^ difesa della regular season). Grazie ad una buona intensità difensiva, alla sagacia tattica dell’esperto coach Molino (alternanza di difesa a uomo e a zona nei momenti chiave della partita per rompere il ritmo offensivo delle avversarie) e la buona capacità nei rimbalzi anche difensivi che non permettono un successivo attacco alle avversarie, aiutano a spiegare il tutto. Quando ho visto giocare Ragusa da ancora imbattuta nel nostro tempio del basket (eravamo verso la fine del girone d’andata), anche se uscita sconfitta nonostante i 30 p di Williams, ho pensato: ecco che forse, ancora più di Lucca, la squadra siciliana si pone, in veste di avversaria principale, come la sostituta attuale e futura della “scomparsa” Taranto. Il secondo posto raggiunto a tre gare dalla fine della regular season lo ha confermato. La sconfitta patita in casa per merito delle nostre fortissime giocatrici, il flop alle Final 4 di Coppa Italia giocate in casa davanti al folto e chiassoso pubblico e le sconfitte delle ultime giornate, facevano pensare che la squadra siciliana avesse già raggiunto l’apice e che stesse calando; ma stava solo riprendendo fiato perché nei play-off è tornata forte come non mai e ha raggiunto meritatamente la finale scudetto.
Come nelle ultime 5 stagioni, anche quest’anno niente sorprese dai play-off quindi, perché infatti arrivano in finale le prime due squadre della regular season e tutto ciò non avviene sempre per puro caso. Vista la capienza dei rispettivi palazzetti, il grosso seguito e tifo delle rispettive tifoserie, grazie all’elevata caratura tecnica sia di Schio che di Ragusa e l’ottima preparazione dei due staff tecnici, questa finale sarà sicuramente un grosso spot pubblicitario per il basket femminile italiano (che ne ha tanto bisogno), perchè nel duello Schio-Ragusa si giocherà sicuramente di più a basket rispetto allo scorso anno!
Come tutti gli appassionati di basket di Schio, a questo punto, non posso che continuare ad incitare come non mai la mia squadra e sperare che lo scudetto resti ben incollato sulle maglie arancioni.
Forza Famila…..You’ll never walk alone!
Nico da Magrè
Redazione
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