Capolavoro bianco-arancio
Il 31 ottobre 1512 Michelangelo terminava di affrescare la volta della Cappella Sistina, il capolavoro dell’epoca rinascimentale. Il 1° novembre 2012 il Beretta Famila Schio crea il proprio capolavoro, ingabbiando le campionesse di Orenburg in un match tatticamente perfetto, che poteva concludersi solo con la vittoria arancione.
La prima in casa per il Famila si rivela così un successo oltre le aspettative, e oltre il pessimismo dilagante nei primi minuti nell’enorme pubblico arancione confluito ieri sera al Palacampagnola per assistere a quella che, senza dubbio, è stata la partita più spettacolare dell’anno solare 2011/2012, dopo l’indimenticabile Schio-Avenida.
La minaccia più temuta e temibile, dal fronte russo si chiama sicuramente Dewanna Bonner, già 20 punti e 10 rimbalzi di media a partita, che viene perfettamente contenuta dalla difesa scledense e indotta spesso all’errore o a tiri e passaggi forzati. Orenburg, però, non è solo Bonner, e infatti il resto della squadra gira a meraviglia con Montgomery e Danilochkina a bucare ripetutamente la retina arancione. Sulla sponda Beretta Famila ci pensa McCray a tenere in vita la squadra iniziando il proprio show personale che la porterà a terminare la gara con 14 punti e 8 rimbalzi. Schio resta aggrappata a Orenburg con le unghie e con i denti, e dopo lo straordinario canestro di Godin a fil di sirena nel primo quarto, che vale il 19-17, si va al riposo lungo con le russe avanti 33-37.
A inizio ripresa inizia il meraviglioso terzo quarto arancione. Dopo un iniziale 5-0 firmato Sottana-McCray a cui rispondono le russe con un quasi speculare 6-0, sale in cattedra Chicca Macchi che segna 12 punti in 3 minuti conducendo il Famila a terminare il terzo periodo con un incredibile parziale di 24-7. Quando Schio, a 5′ dal termine tocca il massimo vantaggio (+15) Bonner fa uscire tutta la sua classe, tutto il suo talento, e in un amen mette a referto 8 punti con due delle sue solite triple da oltre 7 metri. Lasi fiuta il pericolo, chiama timeout mentre il Palacampagnola trattiene il fiato. La squadra si compatta, torna a difendere forte e realizza i punti decisivi dalla linea della carità. Il finale recita Beretta Famila 72-64 Nadezhda Orenburg. La squadra arancione rimane imbattuta in questo inizio di Eurolega, sconfiggendo quella che probabilmente, sulla carta, è la formazione più temibile del girone.
Tante le note positive di questa gara, ma su tutte il perfetto inserimento di McCray negli schemi di coach Lasi e il recupero di Wambè che si dimostra giocatrice essenziale nel comparto arancione. La squadra ha voglia di fare molto bene, e si vede; ora, domenica, ci si attende una prova di forza e costanza nel match casalingo contro la matricola Chieti, per tornare subito a conquistare i due punti anche in campionato, dopo il brutto scivolone di Parma.
Nicolò Dalle Molle
Redazione
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