Famila in Paradiso!
Ieri sera al Palacampagnola è andata in scena una delle più belle partite che si siano mai viste a Schio. Non solo per la posta in palio, alta, altissima; ma per il livello di gioco, di intensità emotiva e fisica messa in campo dalle due formazioni. Schio-Rivas è stato probabilmente lo scontro più entusiasmante di questi ottavi di finale. Sapevamo tutti che la batosta di gara 2, quei 28 punti di scarto rimediati quando si sarebbe potuto chiudere il discorso qualificazione, non rispecchiavano il valore delle due formazioni. Ormai è chiaro che i tifosi orange sono destinati a soffrire come non mai con questa squadra, ma le soddisfazioni che si possono regalare sono uniche. E ieri sera è arrivata la più grande di tutte. Una vittoria insperata, in forte dubbio ad un certo punto del match. Poi la svolta, la carica del Presidente che, a modo suo, ribalta l’inerzia in campo. Le ragazze si caricano come non mai e danno il via all’impresa.
I quintetti che scendono in campo, in un Palacampagnola gremito in ogni ordine di posto e accompagnato da una meravigliosa coreografia da parte della propria curva, sono i seguenti. Beretta Famila: Wambè, Masciadri, Godin, Lavender, Macchi. Rivas: Honti, Kurasova, Morrison, Henry, Cruz.
Wambé e Godin firmano il 3-0 iniziale, ma Rivas non si lascia incantare e risponde con un 9-0 che vale il +6. Macchi e Masciadri riportano Schio a contatto mentre sotto le plance inizia il meraviglioso duello di potenza tra Lavender ed Henry. Kurasova e Masciadri martellano dalla lunga distanza, per il 13-19 con cui si conclude in primo quarto.
Al ritorno in campo è ancora Masciadri a colpire da tre, mentre si iscrive a referto anche Giorgia Sottana con un meraviglioso arresto e tiro, imitato pochi secondi dopo da McCray per il 20-19 Schio. Da ora in avanti nessuna delle due squadre riuscirà a creare un margine di vantaggio maggiore di 5 punti. A Vajda risponde ancora Sottana che, memore della pessima prestazione di gara 2, vuole fugare ogni dubbio sul suo valore. Erkic colpisce dalla lunga distanza ma il canestro vale due punti, allora è Consolini che punisce dai 6,75. Ancora Consolini, Nadalin e poi Wambé dalla lunetta creano il primo margine di vantaggio per il Beretta che al canestro di Kurasova risponde con i due punti di Lavender. Si va negli spogliatoi sul 35-31.
Al ritorno in campo Rivas trova in Vajda una sicurezza: 9 punti in 4′ che fanno volare le spagnole sul +5, mentre Macchi inizia a scaldare la mano per lo show che metterà in mostra da qui in avanti. Nonostante il 4/4 di Lavender dalla linea della carità, Schio non riesce a ricolmare il gap di svantaggio che resta ancora di 5 punti. Due canestri di Macchi permettono al Beretta di terminare il terzo periodo sul 49-52.
Sul 51-54 Sottana cambia marcia: penetrazione, canestro e fallo per il pareggio a quota 54. E qui succede il finimondo. A Godin viene fischiato il 4° fallo personale mentre stoppa in maniera piuttosto netta Herny. Cestaro s’inalbera e inizia a protestare in maniera veemente contro una terna arbitrale piuttosto scarsa, per usare un eufemismo. Gli arbitri non sanno cosa fare, mentre i 2500 e passa del Palacampagnola rendono il palazzetto una vera e propria bolgia. Passano i minuti e si decide di non sospendere la partita, saggia scelta da parte dell’ufficiale al tavolo. La tensione è alle stelle: l’episodio scatena il pubblico ma, soprattuto le ragazze in campo. Macchi mette la tripla del sorpasso a cui risponde Kurasova per il pareggio, ma ora Schio è una tigre appena uscita dalla gabbia. Nadalin segna un canestro impossibile cadendo all’indietro e Macchi firma l’azione più bella della serata: riceve palla fuori dall’arco, punta a canestro, supera tre avversarie nell’area e segna con un gancio che fa esplodere il Palacampagnola. Kurasova non si fa intimorire e riporta subito Rivas in parità. Godin a 1’05” segna il suo primo canestro su azione di tutta la partita e vale la parità. Fallo su Henry che dalla lunetta fa 0/2, mentre Cruz nell’azione successiva non riesce a concretizzare. Con 13″ sul cronometro la palla arriva a Lavender che a 5″ dal termine segna il canestro del 67-65. Pubblico in visibilio. Ma ancora Kurasova segna il 67 pari che significa overtime perché sull’azione seguente Masciadri non riesce a mettere la tripla della vittoria.
Macchi segna a ripetizione ma è Sottana ad uccidere la partita con la tripla del +5, la prima della sua serata. Le spagnole non ne hanno più e nonostante la scarsa precisione di Macchi e Sottana dalla lunetta (3/6) Schio riesce a gestire il vantaggio. L’ultimo viaggio dalla linea della carità per Macchi sancisce il verdetto finale: 2/2 che sigla il definitivo 79-75.
Il Beretta è in Paradiso! Schio è di nuovo, per il secondo anno consecutivo, tra le 8 più forti squadre europee. Esplode il Palacampagnola che ha spinto la squadra a una vittoria storica, a una delle più belle partite che si siano mai giocate sul parquet scledense. Il Famila vola a Ekaterinburg dove cercherà ora di migliorare il 7° posto conquistato l’anno scorso. Schio, ancora una volta tiene alto il nome dell’Italia in Europa.
Finale Eight.
Girone A:
Ekaterinburg, Galatasaray, Kosice, Polkowice
Girone B:
Spartak, Fenerbahce, Bourges, Schio
Nicolò Dalle Molle
Redazione
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