Finale thriller
Se avete bazzicato sui social network in settimana, avrete sicuramente notato la crescente attesa per il big match della quinta giornata di campionato. Certo, i tifosi di Schio hanno passato la vigilia della gara mantenendo un basso profilo, probabilmente a causa dell’entusiasmo, non ancora scemato, per la terza vittoria consecutiva in Eurolega e per il primato in solitaria nel gruppo B. A Taranto invece l’attesa era palpabile: sarà perché la partita l’hanno giocata in casa, sarà perché non hanno impegni europei a cui pensare, sui social network si è dato il là alla fiera dello sfottò, azzardando anche pronostici sull’esito della partita e non disdegnando battute sullo “scandalo” McCray.
Si sa però che con le chiacchiere non si va lontani e le partite vanno vinte sul campo. Il Famila ha fatto tesoro della lezione subita lo scorso anno e anche oggi ha messo in campo il cuore. Lo stesso cuore che batteva a mille nei petti dei tifosi scledensi che han dovuto incassare l’ennesima beffa della lega basket femminile. La tanto sbandierata diretta streaming non c’è stata. “Questa diretta non s’ha da fare” si potrebbe recitare, parafrasando il celebre Manzoni. Si ripiega allora sui tabellini, unica via per rimanere aggiornati sull’andamento della gara. E probabilmente in molti avran creduto di aver preso un abbaglio vedendo quel pazzesco 9/10 da tre a metà gara per la squadra di coach Lasi. Taranto fino all’inizio dell’ultimo quarto ha recitato il ruolo di spettatore non pagante, dato che Schio ha gestito la gara in modo congeniale.
Eccoci allora all’ultimo, eterno, pazzesco periodo. Probabilmente il Famila ha accusato più del pronosticabile la stanchezza per la doppia trasferta in settimana e per poco si è evitata una clamorosa remuntada. Cohen è tornata a farsi conoscere per quella che è: una vera campionessa. Le sue triple hanno riportato in carreggiata Taranto, che in una manciata di minuti ha riaperto una partita che sembrava già in archivio. Quando si è giunti al 63-65 la beffa sembrava essere veramente dietro l’angolo. Invece le nostre ragazze hanno dimostrato per l’ennesima volta che la mentalità quest’anno è diversa: nei momenti di difficoltà non ci si sfalda, ma ci si ricompatta e si termina il lavoro. Allora sangue freddo per Sottana e Godin su tutte, che realizzano i liberi decisivi, in un PalaMazzola, immaginiamo, mai così caldo. Finisce 65-71. Si porta a casa la seconda vittoria consecutiva nel campo delle campionesse d’Italia e si dimostra, ancora una volta che questo gruppo può veramente fare tanta strada.
L’appuntamento ora è per giovedì al Palacampagnola. Ospiti delle arancioni, le francesi di Arras ancora a secco di vittorie ma avversarie assai ostiche.
Nicolò Dalle Molle
Redazione
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