I protagonisti
Honti: “Abbiamo giocato queste tre partite al massimo delle nostre possibilità perché ci tenevamo davvero molto a partecipare alle Final 8. Se avessimo vinto oggi saremmo state felicissime, come d’altronde lo è Schio ora; per cui ora siamo molto deluse e tristi, perché abbiamo avuto la partita in mano per tante, troppe volte e abbiamo commesso sempre degli errori, errori anche stupidi che ci sono costati la partita e la qualificazione. Ci bastava fare solo un piccolo passo in più, ma non ci siamo riuscite e per questo sono davvero molto triste.
E’ sempre stata una partita giocata punto a punto, abbiamo avuto entrambe la possibilità di vincere durante i 40′ e nel tempo regolamentare. Non credo ci sia stato un vero punto di svolta in questa partita”.
Macchi: “Sono molto contenta, emozionata, sto addirittura tremando ancora adesso e mi viene quasi da piangere perché non pensavo di poter giocare una partita così in questo momento.
Il punto fondamentale di questa società e di questa squadra è il Presidente, e quando abbiamo assistito a quella scena abbiamo avuto una carica di adrenalina impressionante, in un momento in cui eravamo un po’ smarrite, forse per paura di vincere, ma anche perché Rivas non si è mai arreso. Quello che abbiamo pensato è stato: se lui ci mette tutto quell’agonismo, noi non possiamo che metterne almeno la metà; se lui è così presente, noi stesse dobbiamo esserci per prime.
La partita di questa sera mi ha emozionata. Mi ha emozionata vedere un palazzetto così pieno, con la gente che ci ha caricato soprattutto nell’ultimo quarto; gente che aveva voglia di portarci a Ekaterinburg e anche se spero che le partite più belle nella storia di questa società le possiamo scrivere lì, sicuramente questa partita rientra tra le migliori mai giocate qui al Palacampagnola”.
Coach Mendez: “Penso che la differenza maggiore tra le due squadre sia stata l’esperienza. Avevamo in mano la partita negli ultimi 5 minuti del 4° quarto e abbiamo sbagliato nei piccoli dettagli, dalle palle perse alle rotazioni difensive. Quando c’è stato quello stop forzato eravamo avanti di 4 punti mi pare e lì è venuta meno la concentrazione alle mie giocatrici. Questa forse è una delle chiavi di lettura del match, però questo è lo sport. Voglio fare le mie personali congratulazioni a tutto lo staff. Macchi, Masciadri, Sottana, le giocatrici italiane hanno tutte giocato un meraviglioso basket in queste tre gare.
Sicuramente dopo la vittoria in casa non pensavamo di venire qui e giocare la stesse partita. Sappiamo che giocare in casa e fuori sono due cose totalmente diverse, tanto più che qui l’atmosfera creata dal pubblico è pazzesca. Non abbiamo vinto ma ci abbiamo provato. Ora torniamo in Spagna dove abbiamo altri due mesi per far bene nelle nostre competizioni nazionali”.
Coach Lasi: “Fa venire la pelle d’oca pensare che siamo di nuovo alle final 8; questo perché ce la siamo conquistata con questo pubblico che ci ha spinti fino all’ultimo, durante l’anno, ottenendo il vantaggio del campo, perché le ragazze, il presidente, lo staff tecnico hanno fatto tutti un magnifico lavoro e ce la siamo meritata. Non era mai successo che una squadra italiana approdasse per due anni consecutivi alla fase finale di Eurolega e credo che in un momento così di crisi questo sia un bello spot per il basket femminile italiano.
Il Presidente ha dato la carica a tutti, soprattutto alle ragazze a cui sempre molto vicino. E’ difficile avere un Presidente sempre così vicino alla squadra e alle ragazze. Viviamo in una società di altri tempi, con un Presidente di altri tempi, caso raro ormai da trovare in qualsiasi società, anche nella maschile. Questo fa bene al nostro basket e alla nostra società.
In un momento in cui McCray non sta brillando, Chicca ha preso responsabilità, anche perché le avversarie non erano in grado fisicamente di poterla tenere e lei è stata brava a sfruttare tutte le situazioni. Abbiamo giocato su di lei e lei è stata brava a farsi trovare pronta. Abbiamo giocato tanto tempo senza di lei e il suo farsi trovare pronta in una partita come questa sottolinea ancora di più le sue capacità. Non voglio però dimenticare le altre, anche i 6 minuti di Consolini sono stati ottimi, come quelli di tutte quante: Mascia, Giorgia, Wambé che ha giocato con un dolore al piede. E’ una finale di Eurolega voluta da tutte quante: dalle ragazze delle giovanili che ci vengono ad aiutare negli allenamenti a Benko e Ramon che giocano poco o nulla. Quest’anno alle finali sarà ancora più dura rispetto all’anno scorso, però ci andiamo con un altro spirito.
In casa abbiamo giocato due grandi partite, dal punto di vista tattico, del cuore messo in campo, della concentrazione nei momenti decisivi. E’ il coronamento di un grande lavoro che abbiamo cominciato quest’estate”.
Redazione
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