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Abbattuto un altro pezzo delLe Mura

Le famose mura di Lucca sono lunghe e forti, visto che sono lì da ormai molti secoli, ma il Famila Schio a suon di vittorie sta metaforicamente sgretolando pezzo per pezzo Le Mura. Ieri sera è arrivata la decima vittoria consecutiva contro le bianco-rosse toscane (64-53). Le mura di Lucca sono di per sé molto resistenti, sono sempre state difese con qualsiasi arma e, proprio come accadeva nel Medioevo, da qualche anno a questa parte, da quando la squadra di basket femminile di Lucca è allenata da coach Mirco Diamanti, Le Mura fanno della difesa (spesso ai limiti della sportività) la loro principale arma vincente, con priorità la costante distruzione del gioco delle avversarie. Anche ieri questa tattica è stata portata all’estremo da coach Diamanti e dalle sue giocatrici, ma alla fine il tutto si è dimostrato vano ed autolesionistico vista l’ennesima sconfitta e l’uscita per 5 falli delle loro tre straniere, proprio nel corso del decisivo quarto finale. Fino alla scorsa stagione si pensava che l’accoppiata Diamanti-Andrade (quest’ultima come secondo allenatore in campo, nonché maestra di provocazioni) fosse l’artefice massimo di un simile comportamento, ma siccome quest’anno l’ex capitana non c’è, si capisce che la fonte di una simile mentalità continua ad essere il credo ed il DNA dell’allenatore Diamanti. Lui è bravo ad attorniarsi di giocatrici a cui piace innanzitutto distruggere il gioco delle avversarie sia fisicamente che psicologicamente. Capisco anche che quando sai di essere inferiore all’avversario le provi tutte, anche ai limiti del regolamento. Tutto ciò ovviamente è possibile se gli arbitri te lo lasciano fare.

Lucca 750Ieri sera al Palacampagnola abbiamo assistito ad uno dei peggiori arbitraggi degli ultimi anni, soprattutto per la quasi costante condotta a senso unico anti-Famila. A seconda della squadra che difendeva, ci sono stati spesso due metri di giudizio completamente diversi da parte di tutti e tre gli arbitri. A fine partita uno potrebbe chiedersi: “ma come, ti lamenti nonostante tre giocatrici avversarie siano uscite per 5 falli e un’altra abbia terminato con 4 (Bagnara)?” Sì mi lamento, perché i 5 falli (soprattutto quelli della scorretta Halman) li avevano raggiunti molto prima. Perché le loro proteste e piagnistei non venivano puniti e alle nostre al primo accenno di protesta dopo più di 2 quarti di arbitraggio palesemente contro è stato fischiato un fallo tecnico (leggi Ress). Perché alle nostre sono stati fischiati falli contro solo perché respiravano troppo vicino alle avversarie. Senza dilungarmi ancora, ecco spiegati in parte i due metri di giudizio.

Ma torniamo alla metafora dell’abbattimento de… “Le Mura”. All’inizio il Famila provoca una bel buco nel pezzo di muraglia toscana con un primo quarto quasi perfetto (19-9) guidato dal duo Sloot-Kata. Poi dal secondo quarto, vuoi per la stanchezza delle nostre (quarta partita in 11 giorni) e vuoi per l’apporto non esaltante della panchina orange, l’assalto arancione si ferma e Lucca prima affila ancora di più le armi della difesa (aiutate dagli arbitri) e poi, complice una brava Francesca Dotto, rosicchia punto su punto fino ad iniziare già da metà del 2° quarto una gara punto a punto. Si giunge infatti a soli +2p. per il Famila all’intervallo lungo e in parità al 3° quarto. Da lì in poi però Schio, da grande squadra, decide di voler vincere anche questa partita e porta l’assalto finale, al quale Lucca tenta la strenua difesa finale, ma palesemente scorretta, tanto da spendere falli su falli, incluso un eclatante fallo tecnico a Mahoney per reiterate proteste. A proposito dell’americana, dopo la famosa foto della scorsa stagione nella quale la si è vista indossare la maglietta con su scritto: “Grazie a Dio non sono di Schio”, ho trovato vergognoso il suo sarcastico applauso finale agli arbitri a fine partita prima di entrare nel tunnel degli spogliatoi. L’epilogo è stato sempre lo stesso, con l’ennesima vittoria della squadra più forte: il Famila Wuber Schio!

Quanto alle singole giocatrici orange, mi spiace che qualcuna non abbia potuto giocare secondo le proprie potenzialità sia perché è stata menomata dai falli, alcuni dei quali da rivedere, sia per la stanchezza. Comunque nell’arco di tutta la partita Sloot e SuperChicca hanno fatto sicuramente la differenza. La prima con giocate vincenti di classe “spacca difesa” nel momento in cui la squadra aveva perso fluidità in attacco, la seconda che tra precisione dalla lunetta, entrate delle sue nel pitturato, assist, difesa (anche una bella stoppata) si è fregiata di MVP della gara con un bel 25 di valutazione, nonostante i 4 falli fatti (anche qui, c’erano tutti?) e l’anomalo 0/4 da fuori l’arco dei 3p. Aggiungo la sempre positiva pur se acciaccata Elò, la costante Kata (finalmente ha potuto riposare per buoni tratti di partita in vista dell’Eurolega di dopodomani) e la tenace difesa di capitan Mascia.

Sull’episodio Cestaro-Diamanti, vorrei tanto sorvolare, ma non ci riesco. Sicuramente il nostro amato presidente, pur se a palese ragione, a mio avviso deve cercare di difendere lo spettacolo e la salute delle proprie giocatrici in altra sede e con altri mezzi, comunicando con chi di dovere e non certo con l’allenatore avversario durante la partita. E’ quasi ovvio che uno come Diamanti in quel momento della gara non te le manda a dire. Non tutti sono dei signori come coach Molino col quale Cestaro anche in quell’occasione aveva parlato al Palacampagnola durante la partita, ma a risultato ormai acquisito. Quanto al coach di Lucca ed alla dirigenza della squadra toscana, non capisco perché sia nata questa estremizzazione anti-Schio che lo si vede da ormai qualche stagione col tipo di atteggiamento che hanno nei nostri confronti: frustrazione per essere solitamente più deboli? Tutto ciò non solo spinge le giocatrici di Lucca ad un comportamento ai limiti, ma aizza qualche testa calda tra i tifosi bianco-rossi ad atti non consoni alla sportività cui siamo abituati al Palacampagnola ed alla serie A1 di basket femminile in Italia.

Torniamo al basket giocato. Il gennaio terribile del Famila continua, anche se da qui a fine stagione non sarà mai più da meno. Già da oggi si prepara la difficilissima e strategica trasferta di Eurolega in Turchia. La nota positiva degli ultimi giorni è l’arrivo del nuovo pivot americano Erkana Larkins. Potenzialmente si è scelto bene, speriamo che la giocatrice confermi la sua fama, si ambienti velocemente nel team e nella nostra civile ed accogliente cittadina. Ieri sera l’ho comunque vista sorridente e ciò fa ben sperare.

In bocca al lupo Orange!

Forza Famila….You’ll never walk alone!

Nico da Magrè

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