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L’unione fa la forza

Solitamente in Italia quando vinciamo anche senza due giocatrici, la frase che viene fuori da bocche altrui è: ”anche senza quelle due giocatrici siete più forti” e spesso hanno ragione in Italia siamo i più forti; ma in Europa è un’altra storia.

In Europa andavamo senza Sottana che ha una decina se non più punti nelle mani e senza un centro puro, costretti dunque a scalare tutte le giocatrici di un ruolo. Per chi ha avuto la possibilità di ascoltare le interviste pre e post Lucca, la parola usata più frequentemente era ”CUORE”.

Cuore si, mischiato al sacrificio, alla voglia di far bene e la voglia di far vedere che anche senza due giocatrici si riesce ad essere una squadra, e mi spiace ma più forte di una squadra che rema tutta dallo stesso lato non c’è nulla. Bourges ha giocato come sa, nulla più e nulla di meno, ma noi no, noi abbiamo giocato alla morte, con la voglia di portare a casa i due punti e far vedere a tutti la forza del gruppo e le ragazze ci sono riuscite benissimo.

Bourges 1Trainate dalle solite due, Elò e Chicca, supportate da Mascia che infila i suoi nove punti nel momento cruciale della partita, difendendo bene su ogni attacco e costringendo le francesi a tirare sempre in modo scomodo, siamo riusciti a portarla a casa.

Il primo quarto come sappiamo non regala emozioni anzi, nessuna delle due formazioni voleva sbilanciarsi, ma nel secondo inizia la vera partita, Schio sempre avanti, partita a ritmi alti, si arriva a fine terzo quarto con otto punti di vantaggio che in un amen vengono recuperati (come successo con Lucca), ma proprio in quel frangente si vede il gruppo e la voglia di non mollare nonostante il quarto non sia iniziato nel migliore dei modi, freddezza in ogni tiro e grande precisione, ci ritroviamo subito avanti nuovamente, Bourges prova a riprenderci ma proprio come a Lucca la tripla finale di Chicca scrive i titoli di coda sul match.

Schio porta a casa due punti insperati alla vigilia e torna in Italia con grande voglia di continuare questa striscia positiva, domenica si va a La Spezia e non sarà sicuramente facile, poi giovedì torna il basket che conta a Schio, torna l’Eurolega, torna l’adrenalina europea.

Vogliamo vedere ancora una squadra che rema dalla stessa parte e non c’è giocatrice che tenga, il gruppo vince sempre.

 

Ciro Scauzillo

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Ciro Scauzillo

Ciro Scauzillo

Ho 24 anni, ho visto la mia prima partita del Famila nel 2008. Sono diplomato e insieme a due amici ho aperto un blog sul basket femminile. Lo sport è la mia grande passione, ho giocato a calcio, ora calcio a 5, il PalaCampagnola però mi ha appassionato al basket. Oltre al basket femminile seguo moltissimo NBA, Eurolega e i più importanti campionati europei maschili. Il mio idolo sportivo è Micheal Jordan.
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