Mal…issimo di trasferta!
Sono trascorsi appena 3 giorni da una meritata vittoria in casa, nonostante la squadra, finalmente al completo, per i noti infortuni non sia ancora al top della forma. Aggiungiamo che in gara 1 giocata come una finalissima da entrambe (Schio per garantirsi almeno gara 3 in casa e Madrid per giocarsi il match point nella successiva unica gara casalinga disponibile). Aggiungiamo che prima di gara 1 la combattente Elò dichiara di voler finalmente raggiungere l’unico traguardo che ancora le manca e che prima della partenza per Madrid la grintosa e combattente Danielle rilascia simili dichiarazioni:”Giocheremo come sappiamo e sulla base del lavoro svolto: ci siamo, siamo convinte, vogliamo andare a Ekaterinburg. Io non ho mai preso parte ad una finale di Eurolega. L’occasione è ottima”, si fa tanta fatica a non rimanere negativamente sbalorditi nell’accettare che il Famila Beretta Schio abbia perso di 28 punti a Madrid, segnando meno di 50p. nella trasferta più importante della stagione europea.
In un recente passato ho già toccato questo tasto, ma stasera dopo una simile disfatta voglio tornarci su con qualche commento in più. Considerando le due stagioni di coach Lasi in Eurolega con due squadre abbastanza diverse in molti tra i suoi componenti, è evidente il “mal di trasferta”! La scorsa stagione solo due vittorie, di cui una in regular season con la squadra (francese) materasso del girone e poi la fantastica e strameritata vittoria di Salamanca a casa delle campionesse d’Europa nei play-off. Una vittoria che ha compensato alla grande le tante delusioni lontano da Schio. In questa stagione, nuovamente “solo” due vittorie, di cui una soffertissima a casa della matricola terribile Targovitse con tiro da 3 p. di Chicca a 3 secondi dalla fine e la sofferta (io e il mio amico Beppe da Carrè c’eravamo in Ungheria), ma meritata, vittoria a Sopron. Per il resto ancora tante sconfitte, di cui una addirittura a domicilio dell’ultima del girone (Arras), nonostante la presenza di un nutrito numero di tifosi orange. In generale in Eurolega è sicuramente difficile vincere in trasferta, soprattutto in certi campi (tipo Palacampagnola!), però è ormai evidente che, pur cambiando alcune giocatrici in due stagioni consecutive, esiste un problema a disputare delle gare decenti in trasferta. In questa stagione, comune denominatore di tutte le ultime sconfitte (ed anche della sofferta vittoria di Sopron) sono stati i secondi quarti, dove la squadra subisce dei parziali che in trasferta diventano incolmabili. Altro dato evidente è che, a prescindere se al Palacampagnola ci siano 1.500 piuttosto che 2.500 spettatori, la nostra squadra grazie ai Kommandos e al resto del pubblico che va al “tempio del basket italiano”, le nostre beniamine mostrano tutt’altro carattere. Evviva il 6° uomo del Palacampagnola, ma ciò non toglie che il (dottore) coach Lasi ha ancora tanto da lavorare con le “ragazze” per almeno diminuire il “mal di trasferta” ed imporre anche in Eurolega la mentalità vincente lontano dalle mura di casa.
Dopo gara 1, che secondo me ha dimostrato che la differenza tra le due squadre è piccola, e dopo il 1° quarto di stasera (16-14 per le madridiste), non posso pensare che le nostre siano diventate improvvisamente scarse e le avversarie dei super fenomeni. Cosa è successo stasera nell’intervallo tra 1° e 2° quarto? Alle nostre hanno dato la tisana della sera e la giocatrici avversarie hanno preso una super bomba (legale) d’energia? Stasera nel secondo quarto le orange erano forse andate con la testa già fuori dal palasport in direzione…., dove? “Movida”? Ekaterinburg? Chissà?!?! Poi un terzo quarto vinto di 3 p., mostrando almeno un pizzico d’orgoglio e infine, probabilmente perché ancora sotto di 16p. all’inizio dell’ultimo quarto, la resa con un altro pesante passivo. A quel punto voglio sperare solo che le nostre giocatrici abbiamo pensato a non farsi male e a preservare un po’ di energie in previsione della battaglia finale di mercoledì prossimo. Perché, mai come nei play-off, ricordiamoci che non è importante con quanto scarto vinci le singole partite, ma è fondamentale vincere almeno una gara in più delle avversarie, anche di 1 solo punticino….e il Famila Beretta Schio questo lo sa bene.
Adesso, da un lato non ci resta che credere e sperare nel grande orgoglio ed alla voglia di rivincita delle orange, ricordandoci che solitamente capitan Mascia e Chicca agli appuntamenti decisivi sanno farsi trovare pronte, che Jenifer è una combattente nata, che Sconsi vorrà tornare a disputare tutte le gare delle Final 8, visto che l’anno scorso è stata colpita dal grave incidente al ginocchio proprio durante tale evento e non dimentichiamo che tante delle nuove giocatrici sono venute a Schio per giocare l’Eurolega e soprattutto per andare alla fase finale (vedi sopra ultime dichiarazioni di Elò e Danielle). Dall’altro lato spero proprio che, mai come mercoledì prossimo, ci sia un Palacampagnola pieno di tifosi che vengono lì solo per incoraggiare incessantemente le orange per tutta la partita, inviando tantissima energia positiva verso le nostre giocatrici che sono chiamate ad un’altra impresa.
Forza ragazze, ora più che mai… “noi ci crediamo”, e voi?….You’ll never walk alone!
Nico da Magrè.
Redazione
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